lunedì 29 settembre 2008

Parts & Labor – Tour ep 7”

Sono i nostri preferiti i Parts & Labor, non si può negare l’evidenza. Hanno un suono così corposo e riconoscibile che, pur prendendo da molti – noise primi ’90, rigore mathy, ripetitività industrial – rimanda esclusivamente a se stessi. La grana grossa delle chitarre (che non ci sono), la batteria metronomica ed ipercinetica, gli inserti elettronici devianti. E soprattutto il gusto pop, elemento imprescindibile per l’accessibilità di un certo tipo di suoni, altrimenti gratuitamente autoreferenziali.

Le collisioni di tastiere, basso e batteria sono memorabili, così come gli incastri con le melodie vocali, di molto accentuate nell’ultimo periodo dal trio. Capaci – mai come in queste ultime prove – di fondere urgenza noise-rock, cataclismatiche velocità al limite del parossismo e vena melodica che si appiccica in testa e non se ne va più.

In questo 7” in edizione limitata pubblicato dalla tedesca Altin Village, i tre newyorkesi (il batterista Christopher R. Weingarten, fresco dimissionario, era ancora della partita) celebrano il tour europeo con una cavernosa We Were Here, per l’occasione ribattezzata Wir Waren Hier e cantata dall’amico Kurt Beals degli Pterodactyl (compagni di tour). In primo piano le svisate digitali di Dan Friel, mentre il basso di BJ Warshaw e la batteria del summenzionato Weingarten procedono sulla falsariga di un motorik, guarda caso, tedesco. Sul lato opposto l’inedita Skimming Stone si snoda lenta e indolente tra estatiche tastiere e vocals trasognanti, prima di distorcersi e piegarsi su se stessa.


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