venerdì 12 dicembre 2008

Cave & California Raisins – Split 10”

Tornano a stretto giro di posta i chicagoani Cave, beniamini di Aquarius e già presenza gradita su queste pagine col 7” per Trensmat. Ora qui allargano lo spessore del vinile e si accompagnano ad un’altra combriccola di fuoriditesta, gli sconosciuti California Raisins da Columbia, Missouri. Che, detta da subito, tengono botta in maniera superba.

Una manciata di minuti di feroce battagliare a suon di psichedelia kraut pompatissima e drogatissima divisi equamente a metà tra Cave side e Cali side. Circolare e possente, reiteratamente ossessiva, con una densità incredibile, con un suono grasso, tondo, nerboruto più incline al rock nei primi (lo sparato riff funk-psych di Ravenshash) e al punk nei secondi (Two), ma sempre, continuamente, ineludibilmente tendente al groove di stampo psichedelico.

Dopo l’ottimo full-length Hunt Like Devil/Jamz sempre su Permanent, e il 7” Butthash i Cave arrivano al terzo centro pieno. E se tre indizi fanno una prova…

California Raisins dal canto loro sono una sorpresa piacevolissima, di quelle che riappacificano col mondo. Perché quando si sente un crescendo spacey tanto semplice e minimale come nei minuti iniziali di Three smostrarsi in un baccanale urlato, ossessivo e feroce, beh, c’è poco da fare se non sperare che pubblichino a breve qualcos’altro.


martedì 9 dicembre 2008

Thee Oh Sees / The Intelligence – Split 12”

Amici lo sono da tempo. Spiriti affini, anche, a giudicare da iconoclastia e volumi. A memoria però non si ricorda una collaborazione o un progetto insieme. Questo 12” prodotto da Mt.St.Mtn colma così una lacuna nelle sterminate discografie di John Dwyer (Coachwhips, Pink & Brown, Hospitals, ecc.) e Lars Finberg (A-Frames su tutti). Un lato per uno e passa la paura. Il lato A vede gli Oh Sees proporre un paio di outtakes dallo splendido The Master’s Bedroom…: sorta di rockabilly psych, tambureggiante ed incisivo, Inquiry Perpitrated mostra la stratificazione chitarristica e gli intrecci vocali male/female che impreziosivano l’album, mentre Mincing Around The Frocks è un ritmato rock alla Velvet rinchiusi a forza dentro un sottoscala e gonfi di anfetamine.
Le cose si ispessiscono nel lato B quando a prendere il sopravvento è il lerciume garage degli Intelligence che si muovono as usual con grazia pachidermica su terreni da rock cataclismatico e in ultra lo-fi. Bulbs e Witchworld sono due schegge di garage squassato e slabbrato per chitarre-stiletto e voce megafonata in cessofonia, mentre la lunga Sunny Backyard è un carrarmato distorto in ogni sua componente che sembra i Liars in versione garage-psychotica. Consigliatissimo, ovviamente.

mercoledì 3 dicembre 2008

Bosom Divine – I’m Your Animal 7”

I don’t wanna waste my precious time…cantano i Bosom Divine nel lato A di questo sfizioso 7” e ci sentiamo di concordare da subito: non è affatto una perdita di tempo mettersi ad ascoltare le due brevi gioie che questo progetto francese imparentato coi fantastici Cheveu ci offre come debutto.

Garage-pop a manetta, supermelodico e catchy, roba che si appiccica in testa e che ci si ritrova a fischiettare con una espressione tra l’ebete e il bambinesco.

I’m Your Animal – di cui esiste un esilarante video b/n dall’alto potenziale sci-fi cazzone disponibile sul sito della Les Disques Steak – è sparata dritta in faccia con una chitarra pulita e una voce irresistibile, stacchetti mozzafiato e coretti spastici. La controparte Hangover (German Beat) non è da meno nel suo procedere elementare eppure irresistibile: quasi funk-wave ma poppyssima.

Da cercare assolutamente insieme al debutto lungo su Dead Bees, per capire cosa sta succedendo alla Francia undeground.