martedì 2 settembre 2008

Starving Weirdos – Absolute Freedom 7”

Viaggiano in totale libertà gli Starving Weirdos e lo fanno da tempo immemore ormai. Discografia sconfinata e mediamente su livelli eccelsi per questo collettivo che ama muoversi sotto traccia e in solitario isolamento rispetto ad altre proposte simili.
Per l'esordio vinilico della Abandon Ship - della quale è d'obbligo recuperare almeno un 3/4 del catalogo - i californiani mettono su due tracce di (in)solito drone-rock fortemente trance e in collettivo aperto come d'ordinanza. La title track sul lato A, appannaggio di Brian, Jon e Merrick, è un incubo oscuro e letale. Si muove su toni decisamente minacciosi merito di echi e riverberi in modalità loud, vortici ascendenti di chitarra, flutti di rumore generalizzato quasi droning, voce declamatoria e sinistra. La sensazione generale rimanda a qualcosa del primo industrial britannico più che verso il weird-folk (o similia) odierno.
Mt. Josephet, dall'altro lato della luna, è invece un pastone per organo, pedali e zorna (?) che nulla o poco ha di umano col suo lento e paludoso snodarsi verso orizzonti misteriosi della Cthulhu tanto cara a H.P. Lovecraft.
Mi meraviglia che sul vinile non siano incise invocazioni a qualche dio degli inferi. Forse dovrei suonarlo al rovescio, non si sa mai.

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