martedì 21 ottobre 2008

His Electro Blue Voice – Duuug 7”

Tornano e spopolano gli italici His Electro Blue Voice da Como-Bologna. Discograficamente piuttosto parchi – questa è la loro terza release, tutte rigorosamente in 7” – non lo sono dal punto di vista qualitativo. L’esordio vide la luce tempo addietro per l’americana S-S, mentre lo split con Nuit Noire era una parentesi “casalinga” (a pubblicare era la AVANT! del batterista Andrea); ora Duuug esce per l’etichetta più chiacchierata del momento, la Sacred Bones di Caleb – uno che scopre talenti del calibro di Blank Dogs e Pink Noise. Come a dire, pochi ma buoni e molto considerati soprattutto oltreoceano.
Ma cosa ha questo trio di peculiare da attirare tanta attenzione? Innanzitutto, giocano di contrasti con l’hype underground del momento, quello shitgaze che ripropone ancora una volta l’utilità delle definizioni fantasiose. E lo fanno appropriandosi sì dell’essenza di quel suono, il no-fi, ma piegandolo al servizio di una proposta dopo-punk fino al midollo. Che a grattare bene è ciò che sta dietro gli ascolti di molti dei gruppi accomunati a quella odiosa definizione: primo post-punk anglosassone dai Warsaw in giù.
Duuug sul lato A non mancherà di catturare cuori e diffondere il culto sull’onda di una dark-wave a tratti irresistibile, mentre Fury Eyes col suo incedere a scatti ne è degno contraltare e li avvicina pericolosamente a certe band di metà anni 90 in fissa col declinare in chiave noise le prerogative della dark-wave più reietta.
L’etichetta lo da già come sold-out – almeno alla fonte – ma a cercare bene qualcuna delle 500 copie tirate potrebbe uscir fuori.

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