
Ma cosa ha questo trio di peculiare da attirare tanta attenzione? Innanzitutto, giocano di contrasti con l’hype underground del momento, quello shitgaze che ripropone ancora una volta l’utilità delle definizioni fantasiose. E lo fanno appropriandosi sì dell’essenza di quel suono, il no-fi, ma piegandolo al servizio di una proposta dopo-punk fino al midollo. Che a grattare bene è ciò che sta dietro gli ascolti di molti dei gruppi accomunati a quella odiosa definizione: primo post-punk anglosassone dai Warsaw in giù.
Duuug sul lato A non mancherà di catturare cuori e diffondere il culto sull’onda di una dark-wave a tratti irresistibile, mentre Fury Eyes col suo incedere a scatti ne è degno contraltare e li avvicina pericolosamente a certe band di metà anni 90 in fissa col declinare in chiave noise le prerogative della dark-wave più reietta.
L’etichetta lo da già come sold-out – almeno alla fonte – ma a cercare bene qualcuna delle 500 copie tirate potrebbe uscir fuori.
L’etichetta lo da già come sold-out – almeno alla fonte – ma a cercare bene qualcuna delle 500 copie tirate potrebbe uscir fuori.
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